Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha destinato 3mila euro a ogni tesi dedicata a tematiche climatiche, energetiche e di carattere archeologico.
Valorizzare il talento dei giovani laureati che hanno scelto di approfondire alcune tematiche legate al “mondo” della bonifica, portando idee e innovazione. Questo l’obiettivo dei tre premi di laurea voluti dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara che quest’anno sono stati assegnati a tre neo-dottoresse e sono stati consegnati nel corso di una cerimonia a Palazzo Naselli-Crispi. In dettaglio il premio “Matteo Giari” è stato assegnato a Sonia Riccitiello, laureata in Ingegneria civile per la tesi: “Analisi del sistema irriguo al servizio della bonifica della Valle del Mezzano e valutazioni di recupero energetico mediante impianti mini-hydro”, uno studio che, dopo aver analizzato la situazione irrigua nella Valle, ha portato a identificare alcuni punti della rete idraulica più favorevoli al recupero energetico tramite idroelettrico.
Il premio “Giorgio Ravalli” è andato a Silvia Biaggi, laureata in Scienze geologiche per la tesi: “Stima dei danni da mareggiata: il caso-studio delle concessioni marittime di Lido di Volano”, una tematica assolutamente attuale, che ha studiato i danni delle forti mareggiate alle concessioni demaniali, per sviluppare modelli e strumenti efficaci di previsione e di quantificazione dei danni. Il premio di laurea “Giuliana Mazzotti” è stato assegnato a Valentina Peroli, laureata in Quaternario, Preistoria e Archeologia con la tesi “Studio di distanza biologica della necropoli etrusca di Valle Pega (Spina): analisi craniometrica e dei tratti discontinui” che ha approfondito, attraverso l’analisi di una serie di misure craniche e di alcuni tratti epigenetici, la variabilità anatomica e l’esistenza di possibili differenze popolazionistiche all’interno della necropoli di Valle Pega, cercando di stabilire la distanza biologica tra la popolazione di Spina e altre popolazioni.
A ogni vincitrice sono stati consegnati tremila euro, un piccolo contributo per il futuro di questi talenti, come ha spiegato il presidente Stefano Calderoni: “Innanzitutto siamo onorati che queste giovani laureate, come gli altri che si sono candidati al nostro premio, abbiano scelto di approfondire temi legati ad argomenti così importanti per il nostro territorio e la sua salvaguardia idrogeologica. Parliamo dell’impatto delle forti mareggiate sulla costa, che toccano da vicino il cambiamento climatico che stiamo vivendo; la capacità irrigua delle infrastrutture della bonifica legata al recupero energetico e alla conservazione delle risorse e poi una tesi che indaga i tratti delle popolazioni che hanno vissuto in una parte del nostro territorio milioni di anni e sulle influenze di altre provenienti da altre parti dell’Europa. Tre temi diversi, che mettono tutti in evidenza la voglia di portare innovazione, conoscenza e “luce” sulle criticità e soprattutto sulle possibilità di sviluppo del nostro territorio e che il Consorzio non può che scegliere di valorizzare e premiare.”