Naselli Crispi

porte aperte
Palazzo Naselli-Crispi

16 marzo 2024

#

Ettari

256.733
ettari

superficie del comprensorio

kilometri

4.191
chilometri

estensione dei canali

impianti di scolo

78
impianti

impianti di scolo

impianti di irrigazione

88
impianti

impianti di irrigazione

portata metri cubi al secondo

780
metri cubi al secondo

portata totale impianti

potenza installata

47.780
kiloWATT

potenza installata complessiva

images/Corsa_bonifica_Copertina_WEB1.png
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Visite guidate

È possibile effettuare visite gratuite su prenotazione ad alcuni impianti idrovori: Codigoro, Marozzo, S.Antonino e Baura.

I tecnici del consorzio sono a disposizione per far conoscere le diverse attività che il consorzio svolge.

Per richiedere disponibilità compilare il seguente modulo Richiesta Visita Impianti Idrovori ed inviarlo a :

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o fax 0532.211402

 

IMPIANTI IDROVORI DI CODIGORO

Via per Ferrara, 2 Codigoro   - coordinate gps: 44.833428, 12.097047

Gli stabilimenti di Codigoro rappresentano uno dei complessi più significativi della bonifica idraulica italiana e mondiale. Con i suoi cinque impianti idrovori, costruiti e modificati in un arco di tempo ultrasecolare, gli oltre 140 m3/sec di portata complessiva e i quasi 10.000 kW di potenza installata, la centrale di Codigoro costituisce un imponente compendio – storico e tecnologico – della bonifica meccanica, vale a dire quella tecnica di prosciugamento di zone vallive e paludose che si basa sul sollevamento per pompaggio delle acque di scolo (in quanto i territori serviti sono a giacitura più bassa del recipiente finale – mare, fiume o lago – in cui è possibile riversare le acque stesse).

video Impianti Idrovori di Codigoro

3.Attuali Impianti Idrovori di Codigoro

  

ECOMUSEO DELLA BONIFICA DI MAROZZO

via S.P. per Codigoro, loc. Marozzo (Lagosanto)  - coordinate gps: 44.833428, 12.097047

Lo stabilimento idrovoro di Marozzo fu uno dei primi impianti costruiti in provincia di Ferrara nell’immediato periodo post-unitario del Regno d’Italia. Consentì le bonifiche delle Valli Gallare, Trebba e Ponti, con acquisizione di oltre 17.000 ettari di terreno, interamente posto sotto il livello del mare. Fu costruito nel 1872 secondo tecniche olandesi, considerate all’avanguardia per il disseccamento di fondi vallivi con macchine a vapore. Dopo un’ininterrotta attività durata ben 115 anni nel 1986 lo stabilimento ottocentesco è stato sostituito da un nuovo idrovoro ed oggi è sede di un museo della bonifica – Casa della memoria.

MarozzoVecchio1

  

IMPIANTO IDROVORO S.ANTONINO

Via Comacchio, 448 Cona (Ferrara)  - coordinate gps: 44.806564, 11.694142

Costruito tra il 1924 e 1926, l’impianto fu dotato di tre pompe centrifughe ad asse orizzontale – Ditta Costruzioni Meccaniche Riva - della portata massima di 1.750 l/sec alla prevalenza di 4,55 metri, direttamente accoppiate a motori elettrici delle Officine Nazionali di Savignano Torino. Nel 1945 l’impianto fu danneggiato dagli eventi bellici: truppe germaniche minarono il ponte della Ferrovia Ferrara-Codigoro e con l’esplosione un blocco del ponte entrò attraverso una finestra nella sala macchine, squarciando la chiocciola della pompa n° 1, successivamente sostituita. Nel 2004 sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo impianto idrovoro ausiliario, per garantire maggiore sicurezza idraulica al bacino di S.Antonino, nel quale si è tra l’altro costruito il nuovo Polo Ospedaliero di Ferrara. I lavori sono stati collaudati nel marzo 2010 per le opere elettromeccaniche e nell’ottobre 2011 per le opere civili.

 

IMPIANTO IDROVORO DI BAURA

Via Due Torri, 165 Baura (Ferrara)  -  coordinate gps44.8488, 11.7207

È il primo impianto idrovoro realizzato a Ferrara, quando ancora la provincia era parte dello Stato pontificio. Con progetto del 1854, a firma dell'Ing. Francesco Magnoni, furono prosciugate le fosse della cinta muraria, sistemati idraulicamente i terreni agricoli a est della città e fu costruito un impianto di sollevamento dotato di due ruote a schiaffo, due turbini e motori a vapore della Ditta Strudthoff di Trieste.  I lavori furono completati nel 1867, dopo aver attraversato il complesso periodo storico della seconda guerra di indipendenza e del definitivo passaggio al Regno d'Italia con Torino capitale. Il recente progetto di restauro delle officine storiche ha consentito il completo recupero del complesso architettonico dell'Impianto idrovoro che dal 2006 è dichiarato bene di interesse storico-artistico.